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Kinebarren: l’eresia monetaria
Viene soprannominata “eresia monetaria”, ovvero valuta separata da quella ufficiale, ed è diffusa in Carnia, ridente territorio montuoso a nord di Udine che confina con l’Austria: la kinebarren è un’invenzione tedesca, una carta formato carta di credito con al centro un lingotto di oro puro 24 kt carati ovvero 999/1000 di vari pesi: la piu’ piccola e’ di un decimo di grammo, poi mezzo grammo, un grammo , due grammi e mezzo, ecc.. L’autenticità del documento è data da un ologramma antifalsificazione incollato sul lingotto.
Quali sono i vantaggi del kinebarren?
La premessa fondamentale è l’aumento costante del prezzo dell’oro: come mostra il grafico il prezzo dell’oro dal 2005 ad oggi è più che triplicato e chi avesse acquistato oro per 400 $ a oncia nel 2005 oggi potrebbe rivendere la stessa quantità a 1400 $.
Di pari passo all’aumento del prezzo è salito anche il numero di commercianti d’oro (i famosi “compro e vendo oro”) che hanno intuito le possibilità di trarre profitti sicuri.
Comprare kinebarren pagandole in euro oggi quindi potrebbe garantire una riserva di valore elevata per il futuro. La detenzione di kinebarren inoltre non comporta imposizioni fiscali e oneri aggiuntivi. L’unico rischio è la fluttuazione del prezzo dell’oro, ma per il momento questo non pare essere un problema.
Sarebbe necessario verificare la validità del progetto a lungo termine e sicuramente torneremo sull’argomento in futuro per analizzare i progressi.
LA MONETA COMPLEMENTARE CHE USIAMO OGNI GIORNO
La moneta complementare è viva e fa già parte di noi, di tutti noi; non abbiamo impiegato molto tempo infatti a capire che utilizzarla è un vantaggio non solo per noi, ma per tutta l’economia. Stiamo parlando di un puro mezzo di scambio che porta maggiore potere d’acquisto, rispetto alle monete e banconote che custodiamo nel portafoglio, sotto al cuscino o che abbiamo dato alle banche in cambio di libretti e carte di plastica.
Attualmente utilizziamo migliaia di tipologie diverse di monete complementari, non solo quelle regolate da un sistema di scambio organizzato, come avviene nella svizzera Wir Bank o l’italiana BexB o ancora la belga RES, la turca TurkBarter o le decine di altre realtà in Europa e nel Mondo, ma anche altri mezzi di pagamento non immediatamente riconducibili al denaro, ma che hanno una funzione ad esso paragonabile. Ma quali sono?
BUONI PASTO
Nascono in Gran Bretagna durante la metà degli anni ’50, nel dopoguerra, periodo in cui vi era scarsità di risorse alimentari e di reddito da lavoro. Così le imprese hanno incominciato a sostituire, ai propri dipendenti, una parte di stipendio con dei buoni pasto, cioè degli strumenti di pagamento, dei mezzi di scambio, delle vere e proprie monete complementari del potere d’acquisto addizionale, da utilizzare per mangiare nei ristoranti associati al rispettivo programma.
PROGRAMMI FREQUENT FLYER
Sono i programmi fedeltà delle compagnie aeree in cui i viaggiatori guadagnano tanti punti quante sono le miglia percorse e possono sfruttare tali punti per ottenere sconti e altri benefits.
FIDELITY CARD E RACCOLTE PUNTI
Le carte fedeltà sono ormai una realtà diffusa ovunque: il mercato retail ha utilizzato queste carte per fidelizzare i clienti e attivare con essi un rapporto di marketing relazionale. Ma perchè si utilizza così tanto? Perchè è una moneta complementare che permette di avere vantaggi rispetto a chi non la utilizza: la Fidaty Card di Esselunga ad esempio consente di ricevere sconti e accumulare punti spesa da utilizzare per acquisire dei premi o ulteriori agevolazioni; la Nectar è una fidelity card attraverso la quale è possibile raccogliere punti spesa in diversi punti vendita e spenderli in premi di ogni tipo, disponibili in un catalogo; i distributori di benzina permettono la raccolta punti alla clientela per sconti e premi; ce ne sono tantissimi. Le aziende ci chiedono di tornare ad acquistare presso di loro, in cambio di potere d’acquisto in più rispetto a chi non lo fa.
CONCORSI E GIOCHI A PREMI
Molta gente partecipa ai concorsi e ai giochi a premi, creati dalle aziende per fini autopromozionali. Anche in questo caso è possibile acquisire prodotti, servizi, sconti, agevolazioni semplicemente iscrivendosi a un concorso oppure partecipando a un gioco alla fine dei quali i più fortunati, o i più abili, a seconda dei casi, riceveranno uno o più premi.
C’è un evidente difetto rispetto a questi strumenti: pur essendo dei mezzi di pagamento, legali e come tali accettati su fiducia, non sono utilizzabili come mezzo di scambio, nel senso che non possono circolare per favorire scambi di beni e servizi diversi da quelli per i quali sono stati creati. Il buono pasto non può essere speso se non per mangiare al ristorante; non si può acquistare un televisore o fare un biglietto d’aereo pagandolo in buoni pasto. Allo stesso modo i punti dell’Esselunga devono essere spesi all’interno del programma Esselunga; non ci si può presentare alla coop o all’Ikea con la fidaty card. Il potere d’acquisto concesso deve essere riutilizzato all’interno dell’azienda che lo ha concesso, altrimenti verrebbe meno la fidelizzazione del cliente.
E allora perchè non utilizzare monete complementari, come quelle che usiamo ogni giorno, ma aventi funzione di scambio per aumentare il potere d’acquisto collettivo, dare una spinta agli scambi e creare ricchezza e sviluppo a favore di tutta l’economia?
Wir.. che cos’è?
Si chiama Wir Bank, ma chiamarla Banca è quasi fuori luogo. Si chiama “Banca” perchè ha lo statuto di una banca, ma è una società cooperativa che è nata nel 1934, all’apice della crisi economica incominciata nel ’29, con lo scopo di rimediare alla scarsa disponibilità di denaro e ai problemi di circolazione monetaria, di favorire lo scambio tra le imprese in crisi di liquidità e di fatturato, di favorire la ripresa e lo sviluppo economico. Ma la Wir non è stata la classica soluzione anti crisi “usa e getta”, perchè oggi è una realtà che conta 60.000 PMI che sfruttano la moneta complementare Wir per aumentare il proprio fatturato, creare ricchezza in più rispetto a quella creata con la moneta ufficiale. Pagando in Wir si acquistano beni e servizi senza spendere risorse liquide (nel caso specifico si tengono da parte i Franchi Svizzeri) da un’azienda facente parte del circuito; l’acquisto comporta un debito estinguibile semplicemente con la vendita di beni e servizi propri a una qualsiasi altra azienda del circuito; allo stesso modo chi vende acquisisce un credito spendibile con acquisti sempre all’interno del circuito: un circolo virtuoso che crea sviluppo economico, per le aziende associate, tanto più elevato quanto più velocemente circola la Wir.
La moneta complementare esiste, non è fantascienza, è realtà!
Benvenuti nel blog di Moneta Complementare
Di fronte alla crisi economico-finanziaria e alla galoppante disoccupazione aumentano gli utilizzatori della moneta complementare che ne hanno sperimentato i vantaggi di maggiore potere d’acquisto e incentivo agli scambi che si traducono in sviluppo economico.
Questo blog non è solo un mezzo divulgativo, ma è la vostra voce sull’argomento e siete invitati a partecipare attivamente e esprimere i vostri giudizi più o meno critici!!!